Osservatorio Astronomico di Campo Catino

IL PRESIDENTE UAI MARIO DI SORA ILLUSTRA IN UN VIDEO IL MIGLIORAMENTO DEL CIELO NOTTURNO DI FROSINONE CON I NUOVI PUNTI-LUCE A LED CREE

Pubblicato da Lauro Fortuna il

Frosinone è probabilmente il capoluogo di provincia con il cielo più buio d’Italia. Questo dato, indubbiamente positivo, è stato ormai accertato a seguito della sostituzione di oltre 8.300 punti luce che la ENGIE ha portato a compimento nel corso del 2017, per il Comune, a seguito di affidamento in gestione del relativo servizio.

Il rinnovo degli impianti ha comportato non solo il passaggio dalle lampade a scarica a quelle a led ma anche la revisione dei valori di luminanza, la riduzione di potenza media e l’uso di ottiche full cut-off e, per i monumenti, di fari schermati.

Le scelte progettuali, proposte dai tecnici della CREE, sono state condivise con l’Osservatorio Astronomico di Campo Catino che, da oltre 30 anni, si batte per la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici.

E proprio Frosinone è stata la prima città in Italia ad approvare un regolamento in tal senso, nel lontano 1996, chiedendo alla Regione Lazio di approvare una specifica legge regionale (la L.R. 23/2000).

Grazie a questi importati strumenti ed ai continui controlli sul territorio, anche nei comuni viciniori, già nel 2009 i valori di luminosità del cielo notturno, rilevati con SQM da centro città, si attestavano su magnitudine 19, contro i 17 di Roma ed i 16 di Latina.

Il recente intervento di innovazione non solo ha ridotto notevolmente i consumi, circa 60%, ma ha anche i livelli di luminanza delle strade che sono ora in linea con le norme tecniche di riferimento.

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La sostituzione di tutti i corpi illuminanti del centro storico, con altri ad emissione zero verso l’alto, ha comportato un recupero di oltre mezza magnitudine tanto che le ultime misure SQM hanno sfoderato un incredibile 19,57, del tutto impensabile in un comprensorio territoriale che annovera, in 5 comuni, oltre 120.000 abitanti.

Di tutto questo, ed altro ancora, si parla nel video CREE Case Study Frosinone, realizzato appunto dalla CREE, ed in cui il problema dell’inquinamento luminoso viene riconosciuto come di grande rilievo nelle soluzioni adottate a Frosinone per la tutela dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino.

Ovviamente concorre a questo risultato anche il controllo costante sugli impianti privati che viene effettuato, da 15 anni, con la collaborazione dell’ARPA, della Polizia Locale del capoluogo e degli altri comuni confinanti.

In definitiva dal video traspare il concetto che una città può essere illuminata bene senza per questo danneggiare la qualità del Firmamento!

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