Osservatorio Astronomico di Campo Catino

GRANDE APPREZZAMENTO PER IL CONVEGNO SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO AL MARTINO FILETICO DI FERENTINO

Pubblicato da Lauro Fortuna il

Preannunciatosi come un evento importante il Convegno “INQUINAMENTO LUMINOSO E INTERFERENZE SULLE FORME DI VITA”, svoltosi al Martino Filetico di Ferentino lunedi scorso ha raccolto unanimi consensi da parte dei numerosi partecipanti.

Promosso dall’Osservatorio di Campo Catino, da sempre impegnato in questo settore di ricerca, l’incontro ha voluto offrire un taglio diverso a chi è intervenuto.

Non ci si è limitati, infatti, a parlare degli effetti negativi di una scorretta illuminazione sulle osservazioni astronomiche ma si è fatto il punto della situazione sui nuovi e poco noti studi sui danni che l’eccesso di luce artificiale provoca all’Uomo, alle piante e al mondo animale.

Accolti gli ospiti nella bellissima e prestigiosa Aula Magna del Filetico si è dato inizio ai lavori con i saluti della Preside Prof.ssa Sara Colatosti e del Vice-Sindaco di Ferentino Andrea Pro.

Più articolato l’intervento di benvenuto dell’Ing. Gianluca Quadrini, Presidente del Consiglio Provinciale, che ribadendo il sostegno che la Provincia da 40 anni assicura alla Specola di Campo Catino, ha sottolineato l’importanza di questi eventi anche per il mondo della scuola e per i giovani.

Alle 10 sono iniziati gli interventi, presentati e moderati dalla sociologa Irene Mari, a partire da quello introduttivo del Direttore Mario Di Sora che ha offerto una panoramica storica di questo fenomeno ripercorrendo le varie tappe che, negli ultimi 30 anni, hanno portato all’approvazione di numerose normative regionali, tra cui la L.R. 23/2000 del Lazio il cui testo è stato ideato proprio dai ricercatori di Campo Catino.

Matteo Marcoccia, ecofisiologo vegetale, ha illustrato invece, con un cospicuo lavoro, le varie problematiche che la luce artificiale, specie se non controllata e studiata, comporta al mondo vegetale e di riflesso anche sugli insetti che da questo traggono fonte di vita.

Nella stessa direzione, anche con esempi più allarmanti, è andato il contributo offerto dallo zoologo Giuliano Milana che ha svelato quanto possa essere micidiale la luce per ogni forma di vita animale in cielo, che in terra e anche nel mare.

Dopo un piacevole coffee break offerto dalla Hera Luce per i partecipanti, tra cui segnaliamo, con piacere, personale Arpa di Frosinone e Latina e della Polizia Locale di Roma Capitale (Gruppi 1°Prati, X Mare-Ostia e VI° Torri), i lavori sono ripresi con l’intervento del Prof. Mariano Bizzarri, docente di Patologia Clinica dell’Università Sapienza di Roma e Direttore del Laboratorio nazionale di biomedicina spaziale, che ha messo in evidenza le conseguenze negative per la nostra salute provocate dall’esposizione alla luce artificiale, spesso eccessiva, sempre più prolungata, tanto da comportare disturbi del sonno, diabete, obesità e, non raramente lo sviluppo di forme tumorali.

Ultima, non per importanza, la presentazione proiettata da Selena Mascia, progettista di HeraLuce, che ha illustrato come questo importante gestore di illuminazioni pubbliche comunali sia impegnato, da anni, sul fronte della sostenibilità ambientale degli impianti non solo per il risparmio energetico e il rispetto del cielo notturno ma anche per i materiali utilizzati ed il riciclo ecologico di tutta la filiera a fine vita degli stessi.

Al termine la conduttrice Irene Mari ha tracciato un breve ma positivo bilancio delle tematiche trattate dall’evento finanziato dalla Regione Lazio e patrocinato dalla Provincia di Frosinone, Comune di Ferentino, UAI, Ordine Periti Agrari regionale e Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno.

 

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