L’OSSERVATORIO DI CAMPO CATINO SI ASSOCIA AL CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DI MARGHERITA HACK PRIMA DONNA DIRETTORE DI UN OSSERVATORIO ITALIANO
Lo staff dell’Osservatorio di Campo Catino esprime vivo cordoglio per la morte della carissima Margherita Hack, ricoverata da qualche giorno presso l’Ospedale di Trieste per problemi cardiaci.
Margherita Hack, nata a Firenze nel 1922, è stata il primo Direttore donna di un osservatorio astronomico in Italia, quello di Trieste, che, grazie al suo impegno, è riuscito ad entrare nel novero delle strutture di ricerca stimate in campo internazionale.
Tutti gli astrofili hanno sempre visto in Margherita una cara amica ed un punto di riferimento sicuro nei rapporti con il mondo dell’astronomia professionale.
E’ per questo che motivo, tra i tanti, che nel Congresso UAI di Sessa Aurunca del 1998, è stata insigna del Premio Lacchini, il massimo tributo che l’Unione riconosce ad uno scienziato per i suoi meriti, specie in campo divulgativo.
Settore questo in cui la Hack ha eccelso per decenni con i suoi numerosi interventi sui vari media non solo per commentare i fenomeni astronomici ma anche per fare giustizia di tanta pseudoscienza che ci viene propinata, a volte anche dalla TV di stato.
Il suo volto e la sua voce, con accento spiccatamene fiorentino, si associavano infatti a quasi tutti i servizi che tante volte abbiamo visto in molte emittenti.
Ho avuto il piacere di apprezzarne il sentimento di vicinanza agli astrofili quando appoggiò, con una sua missiva scritta su carta dell’Accademia Nazionale dei Lincei, l’iniziativa per realizzare la Specola di Campo Catino nel lontano 1982 e, successivamente, quando ha vergato la prefazione del mio libro sull’inquinamento luminoso. Ma sono tanti gli astrofili, in Italia, che possono testimoniare come questa grande astrofisica non abbia mai fatto mancare il suo sostegno alle loro iniziative.
Attivissima, fin quando ha potuto, Margherita Hack ha prodotto una sterminata serie di pubblicazioni che hanno portato al grande pubblico le tematiche affascinanti dell’Astronomia.
Tutti gli astrofili italiani oggi si inchinano di fronte alla scomparsa di questa magnifica personalità che si è impegnata anche nel campo dei diritti civili e per la laicità dello Stato e della cultura.
Mario Di Sora
Direttore OACC
Presidente UAI
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