SI CONCLUDE CON UNA CONDANNA IL PRIMO PROCESSO IN ITALIA PER VIOLAZIONE DELLE NORME SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO
Il Tribunale di Frosinone (Nocella, Cianfrocca, Cataldi Tassone) ha concluso il primo processo in Italia per violazione alle norme sull’inquinamento luminoso con una sentenza di condanna.
Imputato di omissioni di atti d’ufficio era infatti il Geom. Pietro Alessandrini, Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Supino per omissioni di atti d’ufficio.
Il processo, il primo di questo tipo in campo nazionale, è partito a seguito di una circostanziata denuncia presentata dal Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino Avv. Mario Di Sora per le reiterate violazioni alla legge regionale sull’inquinamento luminoso (L.R. 23/2000) commesse a Supino nella realizzazione degli impianti di illuminazione comunali.
Molte nuove realizzazioni infatti erano in contrasto con le disposizione di legge, sia perché emettono luce verso il cielo sia perché non dotati dei dispositivi di risparmio energetico, specie per l’illuminazione dei monumenti.
Malgrado numerose diffide inviate dall’Osservatorio all’Ufficio Tecnico mai nessun adeguamento è stato disposto. In alcuni casi, giudicati gravi anche dal Pubblico Ministero d’udienza Dr. Misiti, il comune ha omesso addirittura di montare un kit di adeguamento fornito gratuitamente dall’Osservatorio di Campo Catino per oltre 200 lampioni stradali.
Ma la denuncia penale si è resa indispensabile quando è stato attivato l’impianto di illuminazione dello stadio di Supino la cui luce era visibile direttamente dalla Specola ernica.